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Pasqua nelle tradizioni italiane

Per questa Pasqua, la community itNoi.it ha pensato di fare un dono a tutti i propri membri. L’idea è di far rivivere questa festa attraverso le usanze di tutta Italia e anche di quelle che i nostri italiani emigrati hanno portato all’estero. Una gallery di foto che lega tutti gli italiani nel mondo.

La Pasqua religiosa

La Pasqua è una delle feste religiose più sentite in Italia. Insieme al Natale rappresentano i due momenti più importanti della fede cristiana: nascita, morte e resurrezione di Cristo. Anche in questi lunghi mesi di covid, l’Italia non ha rinunciato, nel rispetto delle norme anti-contagio, a festeggiare intimamente e in famiglia. L’Italia è un Paese di profonda fede. Il sentimento religioso è fortemente radicato e, anche quando si emigra, resta ben saldo. Pure all’estero le comunità italiane hanno portato le loro usanze. I tanti blog del network di italiani.it, la più grande rete degli italiani nel mondo, raccontano di come vivano queste giornate di Pasqua nello spirito cristiano e nelle tradizioni arrivate dall’Italia.

Ecco la gallery con le foto raccolte dai blogger del network

Un dono per voi tutti perché queste immagini possano ricordare a noi italiani quanto siano belle le nostre tradizioni disseminate lungo tutto lo stivale. Per far svegliare antichi ricordi nei cuori di chi questa terra l’ha lasciata, che possano essere lieti, ripensando a quei magnifici profumi che in questo periodo si spandono per le case degli italiani. E poi, anche per alleggerire i nostri pensieri in questo momento di grande tristezza per la pandemia che stiamo affrontando. Serena Pasqua.

Le principali usanze di Pasqua

Può capitare all’estero, ci raccontano i nostri blogger che vivono fuori dall’Italia, di vedere delle immagini della Processione Santa che ricordano tanto l’Italia come spiega questo articolo di itAsunciónSemana Santa, costumbres y tradiciones en Italia y Paraguay” o in quest’altro di itChile “Las tradiciones de Pascua y del lunes de Pasquetta”.

Processione – itAsunción

Gli italiani all’estero mantengono vivi quei ricordi, tramandandoli a loro volta non solo alle nuove generazioni ma anche agli amici stranieri. E’ così che itLaPlata spiega la simbologia cristiana delle uova di cioccolato “¿Conocías el origen del huevo de pascua?” e itMarDelaPlata pubblica la ricetta per realizzarle in casa. itCordoba ci svela la ricetta de la “Rosca de pascuas: una receta tradicional en Argentina”, molto apprezzata dagli italiani. In questa città argentina è diffuso il “Trúc-Righéa” un gioco che arriva da Veneto e dal Friuli Venezia Giulia.

pasqua
Trúc Righéa – itCordoba

Anche in Europa, gli italiani emigrati si sono portati dietro le usanze italiane. In Spagna, a Barcellona, è possibile trovare la Colomba. “Paloma” in castellano o “Colom” in catalano. “Ciò che è certo, è che non possiamo rinunciare alla sua soave dolcezza”, si legge su itBarcellona e si forniscono indicazioni su dove trovare questo dolce fantastico.

Colomba e Uova di Pasqua

La Colomba è il dolce pasquale per eccellenza. E’ lombardo. Simbolo di pace e resurrezione. Nasceva come pane bianco con la foggia dell’uccello portatore di pace. Successivamente ha subito molte evoluzioni. Oggi è ricoperto di zucchero a volte anche di mandorle. Come impasto ricorda il panettone. Questa versione più recente risale alla Milano degli anni ’30. Negli stessi anni nasceva a Torino l’uovo di cioccolato, simbolo di vita.

Cero votivo – itAdria

Pasqua, tra vino e focacce

itAdria scrive della tradizione dell’offerta del cero. Un’antica tradizione di questa splendida città veneta. Su itVicenza altre antiche usanze per festeggiare bevendo e mangiando. Xe Pasqua Xe Pasqua! Che caro che go, finalmente se magna ea fugassa! se beve el cocò. (È Pasqua! È Pasqua! Sono contento, si mangia la focaccia e si beve l’uovo). A Vicenza i contadini svuotavano le botti prima che il caldo trasformasse l’ultimo vino in aceto. Si fermavano allora i viandanti a festeggiare, bevendo il vino. La Fugazza vicentina, però, resta regina della Pasqua. Si tratta di un dolce morbido e gustoso tra i più prediletti nel periodo pasquale. La Fugazza ha un sapore delicato, ideale per ogni momento della giornata, dalla colazione al caffè in famiglia nel pomeriggio.

Non è Pasqua senza Pastiera

Spostandoci verso il centro d’Italia, un articolo di itFrosinone ci parla dell’uovo che sin dai tempi del Concilio di Trento simboleggiava la ‘nuova vita’, la risurrezione.  itLatina ci informa che Pasqua qui non si festeggia senza Spaccaregli e Tortolo. Possiamo definirlo un figlio minore del Ciambellone alla sezzese, o setina. Sono rotondi e caratterizzati da un’incisione a croce sulla superficie.

In Campania non c’è Pasqua senza pastiera. Anche se la pastiera ha tante versioni non solo in Campania. Ogni città italiana può dire di avere una sua declinazione. Gli ingredienti basilari sono tuttavia uguali per tutti: uova, grano, ricotta, latte, zucchero e farina. Molti canditi e fior d’arancio per aromatizzare. Simboli30 della rinascita della terra e della fecondità. In Basilicata, scrive itMatera, si prepara il Pasticcio di Pasqua. Pasticcio di Pasqua. Si tratta di una torta salata preparata con una grossa quantità di strutto.

Pasqua al Sud

In Calabria troviamo diverse ricette tipicamente pasquali. itCosenza scrive dei Cuculi, gustosi biscotti che appartengono alla cucina tradizionale calabrese. Essi possono essere di varie forme e possono anche essere aromatizzati con semi di anice o gocce di cioccolato. Nel catanzarese il nome cambia in Cuzzupe e qui troviamo anche i Fraguni che sono sformati salati di ricotta. Alcuni aggiungono anche dei pezzetti di salame. itConflenti ci fa sapere che la loro tradizione prevede anche i Bucconotti che sono dolci ripieni di mostarda (marmellata d’uva casalinga). itLameziaTerme ci ricorda che non c’è Pasquetta senza Pitta chijna o Guastella, una sorta di focaccia con ripieno di formaggio, uova, ciccioli di maiale. E a dire il vero anche senza le fave, come ci ricorda itParigi presentando un menu pasquale per gli italiani che vivono Oltralpe.

A Reggio Calabria troviamo una variante della pastiera napoletana. Come si legge su itReggioCalabria, oltre agli ingredienti base, nella città dello Stretto aggiungono crema pasticcera. I biscotti tipici di questo periodo sono i Cudduraci. Tradizione vuole che se ne preparino di varie forme e si portino in dono in famiglia e agli amici. Sembra che il nome derivi dal greco kollura, corona, e che siano donati per l’augurio di abbondanza e di fertilità. Secondo un’altra leggenda rappresenterebbero il pane, farcito di uova, portato dagli Ebrei durante la fuga dall’Egitto. Le uova che decorano i cudduraci devono essere di numero dispari. Il cuddurace più grande si fa per la persona più anziana e importante della famiglia. Più uova si mettono sopra e maggiore è la considerazione per la persona al quale il dolce viene donato.

Chiudiamo in bellezza arrivando in Sicilia. itCatania giustamente piazza tra i dolci della Pasqua l’Agnello di pasta reale o la variante pasquale della famosa Cassata. L’ingrediente principe è la pasta di mandorle inventata dalle suore della chiesa della Martorana. itPalermo scrive dei Pupi cu l’ova. Anche in questo caso sono presenti le uova, simbolo di rinascita e fertilità che ci ricordano che Pasqua significa nuova vita.

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