Written by Facciamo Carnevale? Si gioca facile a Venezia anche in tempi di Coronavirus, perché la città ben si presta a fare da palcoscenico per una passeggiata in costume. In questi giorni si incontrano già i primi gentiluomini in perfetto stile Settecento, sembrano appena “usciti” da un quadro del Longhi. Ben si inseriscono sotto i portici di Palazzo Ducale finalmente riaperto, almeno per questi giorni di Carnevale, insieme ad altri musei della città.
Qualche dama abbigliata con perle e broccati sbuca dalle Procuratie Vecchie di Piazza San Marco e sembra pronta per un incontro con un Casanova dei giorni nostri. Peccato che i caffè storici della Piazza siano chiusi e che non riapriranno per Carnevale. Ma un tricorno, un mantello nero e una bauta ben si adattano a chi ha voglia di mimetizzarsi tra calli e campielli. E poi ci sono gli eventi in streaming, tutti da seguire sui canali social ufficiali del Carnevale.
Questa edizione 2021 è davvero un pezzo unico per i veneziani. Niente eventi a palazzo, noleggio di costumi extra lusso, spettacoli in presenza, sfilate di Carnevale, grande festa in Piazza San Marco. Ma in questa città animata quasi esclusivamente da chi ci vive, si potrà ripensare ai Carnevali del passato. Quello antico dei tempi della Serenissima. Quello – fino agli anni Settanta del secolo scorso – quando di vestivano in maschera solo i bambini. Quello del 1979 diretto dal regista Maurizio Scaparro, azzeccato connubio tra festa di piazza e teatro. Quello del recente passato, ricchissimo di tutto: di gente, di eventi, di appuntamenti, di maschere, di folla. Straordinario per chi lo viveva con l’occhio del turista, impegnativo per una città un po’ violentata anche dal Carnevale. Il Carnevale 2021 come spunto di riflessione sotto la maschera, alla ricerca di un equilibrio di cui, chi vive quotidianamente a Venezia, sente l’esigenza.
