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I fichi del cosentino racchiudono tutto il sapore del sole mediterraneo. Le terre bruzie e soprattutto il cosentino, sono l’habitat naturale per le generose coltivazioni di fico grazie al clima temperato dalle lunghe estati e dagli inverni miti. Da sempre legato alla tradizione agricola e gastronomica calabrese, l’estate è la stagione del fico fresco. Uno dei tanti tesori che la regione ha ereditato dalle millenarie tradizioni che provengono dal Medio Oriente. Presi dalla pianta con molta cura ed esclusivamente a mano, i fichi sono raccolti maturi da giugno all’autunno inoltrato, in base alle diverse varietà
I fichi del cosentino e la loro lunga lavorazione
Per secoli i fichi secchi, dalla lunga e delicata lavorazione, sono l’alimentazione povera e tipicamente contadina, tramandata di generazione in generazione. I fichi sono scelti di grossa pezzatura, buccia chiara, polpa morbida, semi piccoli e dal sapore zuccherino. L’essiccazione avveniva con la consueta stesura al sole su brande, cannizzi, tavole di legno, e oggi, invece, al forno o in appositi essiccatoi ad aria calda. Una volta essiccati, sono accuratamente selezionati per preparare coroncine di fichi secchi al mirto, confezioni di fichi essiccati, fichi freschi cotti al forno, palloni di fichi. E, ancora, trecce di fichi aperti e farciti con noci, scorzette di arancia o di cedro e pressati per le classiche crocette. Farciti, infornati e cotti, i fichi passano anche alla glassatura, ricoperti a mano con finissime e selezionate varietà di cioccolato o con il miele.
Le proprietà
L’elevata quantità di fibra alimentare li rende utili a regolarizzare l’intestino. Hanno un’elevata concentrazione di sali minerali come calcio, potassio, ferro, magnesio e vitamina C e A.
( Foto Stefano Vecchione)
