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Il nostro network italiani.it ha sempre per voi i migliori argomenti di conversazione e confronto 😊. Questa volta ci siamo goduti il ​​tema proposto da itVino per raccontarci Don Bosco e del vino. È stato un incontro che ci ha permesso di ascoltare alcuni esperti che hanno partecipato all’evento e sapere qualcosa in più su questo mondo affascinante 🍷

Don Bosco e la comunità piemontese

Alla diretta Zoom partita dalla piattaforma della community noi.italiani.it hanno partecipato molti amici 😊. Angelo Bettini Coordinatore di itCórdoba (e uno dei responsabili di questo progetto), oltre a Florencia Medina, Federico Maiocchi e Gabriel Magni di itMendoza vestito in maniera impeccabile per l’occasione. All’incontro hanno partecipato anche Simona Aiuti di itFrosinone e anche io, Mirtha Aldunce che sono coordinatrice di itChile.

Indubbiamente in questo itVino abbiamo imparato molto di più su Don Bosco e la sua eredità. I motivi per parlare proprio di questo argomento sono tanti: Don Bosco e il suo ruolo con l’italianità, senza tralasciare il rapporto con la comunità piemontese che è molto grane in Sudamerica. Non è un segreto che molte aziende vinicole siano state fondate da immigrati di origine piemontese. E poi la fede è anche questa legata al vino, ricordiamo infatti che durante la messa diventa ‘il sangue di Cristo’. E’ poi la prima volta che in Argentina si celebra la giornata dell’immigrato piemontese.

Una passeggiata nella storia

Angelo Bettini ci introdotto l’argomento, parlandoci delle migrazioni piemontesi in Argentina. A causa di un trattato con il Regno d’Italia, tra il 1878 e il 1908, più dell’80% delle colonie stabilite in Argentina erano di origine piemontese. In questa regione del paese, circa 600.000 persone parlano ancora oggi il dialetto piemontese. Infatti Angelo ci ha deliziato parlando per qualche minuto in piemontese 🙌🏻.

Gli ospiti

Il vino è un ambasciatore della gastronomia italiana ed è sempre interessante saperne quanto più possibile. Il significato dell’opera di Don Bosco nell’enologia argentina e mondiale e il suo stretto legame con la famiglia piemontese è stato il tema centrale di cui ha parlato il professor Raúl Tornello, preside della Facoltà di Enologia Don Bosco. La professoressa Ana Ocelli, presidente della Famiglia Piemontese di Mendoza ha parlato del perché il giorno della nascita di Don Bosco sia diventato la Giornata dell’immigrato piemontese in Argentina. Oltre a questo ha parlato della Associazione Famiglia Piemonte. Nicoletta Candelo e Marco Bellati produttori di vino di Fontanile, Asti, Piemonte, nei pressi del luogo di nascita di Don Bosco, hanno parlato dei vini che producono. Possiedono, infatti, un’azienda agrituristica e vinicola che produce vino tipico piemontese: Agriturismo Bastian.

Simona Aiuti ci ha raccontato quanto sia importante il quartiere Don Bosco a Roma dove c’è una basilica molto bella e del grande lavoro dei salesiani. Ha anche evidenziato quanto sia importante il loro legame con gli adolescenti. Ci ha raccontato che Don Bosco ha lavorato in una vigna all’età di 12 anni, un luogo che esiste ancora. Infine nel mio intervento ho parlato di come i salesiani hanno preso in carico “Talleres San José”, che cercava di dare un’istruzione “professionale” ai bambini in modo che potessero guadagnarsi da vivere. Un fatto interessante è che nel 2015, la Scuola Agraria Salesiana di Linares ha lanciato il “Vino del Bicentenario”, un prodotto realizzato in occasione della celebrazione del bicentenario della nascita di Don Bosco.

Potete vedere il video completo della diretta di itVino qui 👉🏻 https://www.facebook.com/754573768006697/videos/1168117390374375