notification icon
itNoi applicazione
Tutto il meglio di Noi italiani.it sul tuo telefono
Installa

Forum

[MUSICA] Lucio Dall...
 
Condividi:
Notifiche
Cancella tutti

[MUSICA] Lucio Dalla: il New York Times celebra il grande artista


(@domenicot)
Membro Admin
Registrato: 3 anni fa
Post: 480
Topic starter  

https://www.italiani.it/lucio-dalla-omaggio-new-york-time/

Il New York Times omaggia il grande Lucio Dalla a pochi giorni dal decimo anniversario della sua scomparsa, avvenuta a Montreux il 1 marzo 2012. Il critico musicale A.O. Scott, in occasione dell’uscita negli Stati Uniti del documentario “For Lucio” di Pietro Marcello, descrive Lucio Dalla come «grassottello e irsuto, dai capelli flosci e occhiali tondi… che non somigliava proprio ad una pop star». Tuttavia, quel “clarinettista jazz che si è poi reinventato come cantautore”, è divenuto uno dei più amati cantastorie italiani degli ultimi decenni del XX secolo. Scott nella sua recensione riesce a dare un ritratto lucido dell’artista Lucio Dalla e dell’incredibile potenza dei suoi brani, poetici e combattivi allo stesso tempo. Secondo il critico infatti «I suoi brani erano rapsodici e discorsivi, polemici e osservanti – spesso all’interno di un singolo verso – e la sua voce poteva passare velocemente dall’intimità colloquiale alla passione a squarciagola».

Lucio Dalla: l’analisi del New York Times

L’elogio del critico statunitense non è soltanto per l’artista bolognese, ma anche per il documentario “Per Lucio”. Presentato lo scorso anno alla 71esima edizione Festival del Cinema di Berlino, la pellicola è arrivata soltanto adesso oltreoceano, disponibile sulla piattaforma Mubi. A.O. Scott ha infatti particolarmente apprezzato la scelta di Marcello di concentrarsi sul periodo della collaborazione di Dalla con il poeta Roberto Roversi, nei primi anni ’70. Il materiale d’archivio raccolto dal regista, per il critico mostra «un intellettuale esplicito che potrebbe essere malizioso, intenso o gnomico, le cui canzoni hanno catturato sia lo spirito esuberante della cultura popolare italiana, sia l’agonia politica e le turbolenze politiche negli anni ’60 e ’70».

Quelli erano gli anni in cui Lucio Dalla e Roversi scrivevano anche canzoni di carattere politico. I testi e la potente voce di Lucio trasmettono, a detta di Scott, una «continua sensazione d’urgenza e di lotta». Il critico a questo punto cita due canzoni emblematiche. La prima è “Nuvolari”, celebre ballata dedicata al campione di automobilismo Tazio Nuvolari, pilota simbolo del dopoguerra italiano, capace di correre e vincere anche nelle condizioni più estreme. La seconda è “Itaca”, ballata legata all’Odissea di Omero, cantata dal punto di vista dei marinai. Nella sua recensione di “For Lucio”, Scott trova l’esibizione di Dalla di fronte ad un pubblico di operai molto suggestiva. Il critico statunitense si sofferma infine sull’aspetto più musicale di Dalla e sul suo “populismo romantico”, che si lega al movimento latinoamericano della Nueva Canción, con influenze brasiliane e degli stili popolari europei e nordamericani.

 

Un invito ad ulteriori ricerche

Quello che viene fuori dalla recensione di Scott è una splendida fotografia di un’icona musicale, che ha influenzato la cultura italiana di fine XX secolo. Il critico newyorkese parla del documentario di Marcello, come «un omaggio e un invito ad effettuare ulteriori ricerche». Questo invito, potrebbe infatti essere rivolto proprio ai lettori del New York Times, i quali, dopo aver visto “For Lucio”, potrebbero decidere di scoprire più a fondo l’arte di Dalla e innamorarsi delle canzoni dell’artista bolognese, “figura prettamente italiana” (sempre per citare Scott), molto distante dagli attuali canoni musicali statunitensi. Di sicuro, per i più curiosi e per gli amanti dell’imprevedibile, si potrebbe trattare di una bella e indimenticabile scoperta.

Fonte fotografia in evidenza: Daenerys-stark, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons


   
Citazione
Condividi: