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[itConflenti] Le apparizioni della Madonna della Quercia raccontate a Radio Vaticana


(@domenicot)
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https://conflenti.italiani.it/scopricitta/le-apparizioni-della-madonna-della-quercia-raccontate-a-radio-vaticana/

Le apparizioni della Madonna della Quercia raccontate a Radio Vaticana. Nel corso della trasmissione “13 13” condotta da Maria Miceli, don Andrea Latelli parroco di San Mazzeo (frazione di Conflenti), ripercorre la straordinaria della Vergine di Visora. La sacra effige mariana è venerata nel Comune di Conflenti facente parte della diocesi di Lamezia Terme. Si tratta di un culto antico che da sempre richiama fedeli da tutta la Calabria e anche da altre regioni italiane. Senza dimenticare la radicata devozione degli emigrati conflentesi che, da ogni parte del mondo, non mancano di far rientro nella terra natìa proprio per onorare la Madonna che apparve su una quercia.

Vaticana Radio

Le apparizioni

Nella sua piacevole conversazione con Maria Miceli, don Latelli ricorda che era sabato quel 7 giugno del 1578 in cui il pastorello Lorenzo Folino viene svegliato da una dolce melodia. Il piccolo Lorenzo è intento a pascolare il gregge e la dolce musica lo conduce davanti ad una quercia sulla quale appare la figura di una signora circondata da tante colombe bianche. La donna si presenta, dice di essere la madre di Dio ed esprime anche un desiderio. Chiede, infatti, che lì vicino alla quercia sia costruito un luogo di culto, una chiesa.

Madonna Della Quercia
La Madonna della Quercia

Dopo quella a Lorenzo Folino, le apparizioni continuano. La Vergine appare a gente di diversa estrazione sociale e di età differente. Il vescovo dell’epoca istruisce un’inchiesta tra chi ha ricevuto le apparizioni e anche tra chi dice di essere stato guarito dalla Madonna. La Chiesa riconosce ufficialmente le apparizioni e, nel 1580, si inizia a costruire il primo santuario in onore della Vergine. Oggi Conflenti è il fulcro della spiritualità mariana calabrese: tra monti e boschi incontaminati sono stati edificati la chiesetta della Querciola ( la cerzulla come viene definita nel vernacolo locale) e il santuario della Madonna della Quercia che due anni fa è stato elevato a Basilica Pontificia Minore. Così ogni anno il 2 luglio la Querciola è in festa; mentre nel cuore del paese il santuario, come da tradizione, celebra l’amatissima Vergine sempre l’ultima domenica di agosto.

La Cerzulla un balsamo per l’anima

“La presenza silenziosa e costante dei pellegrini non è mai mancata, anche col Covid”,  commenta don Latelli. Resiste anche la tradizione dei pellegrinaggi notturni e delle fiaccolate che dal monte della Cerzulla si snodano fino a valle per arrivare al santuario di cui è rettore don Adamo Castagnaro.

 

Il luogo prescelto: La Chiesa della Querciola durante la sua festa
La chiesa della Querciola tra i boschi del Reventino

“La Querciola è una chiesa tra i boschi, semplice e bella, immersa nel verde. È un balsamo per l’anima”. Così si esprime don Andrea parlando della chiesa delle apparizioni “che rimane aperta h24. Infatti – sottolinea il sacerdote – Abbiamo la certezza del passaggio quotidiano dei pellegrini. Inoltre, il luogo è molto curato perché sono tanti i volontari che vi si dedicano”.

Dalle apparizioni alla riscoperta della sacralità dei luoghi

In queste ultime settimane la Calabria, come tante altre regioni d’Italia è stata stravolta dagli incendi che, per don Latelli, “ sono una tragedia. Purtroppo è un triste fenomeno spesso di natura dolosa. Nel mio piccolo – sostiene il sacerdote – cerco di sensibilizzare la comunità. Di recente ho celebrato messa sul Monte Faggio, meditando i passi dell’enciclica “Laudato Sì” di Papa Francesco. È necessario che la Chiesa per prima abbia una posizione chiara su questi fenomeni”. Per il parroco di San Mazzeo “è fondamentale riscoprire la sacralità dei luoghi, anche perché i nostri pontefici ce lo ricordano continuamente.

Don Andrea apparizioni
Don Andrea Latelli mentre celebra messa sul Monte Faggio

Dobbiamo creare una rete solidale. Da anni – spiega il sacerdote – organizziamo il Festival delle erranze e della filoxenia nei paesi del Reventino. Per l’edizione di quest’anno abbiamo dato alla manifestazione proprio questo preciso imprinting ovvero la riscoperta del sacro”. Alla domanda di Maria Miceli su quale musica sceglierebbe per la presentazione dei luoghi sacri conflentesi, don Latelli non ha dubbi: “Non c’è canto migliore del Laudato Sii di San Francesco d’Assisi – afferma – del resto anche la Madonna nella sua prima apparizione si svelò all’umile pastorello accompagnata da una dolce melodia”.


   
Citazione
(@katia)
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Registrato: 6 anni fa
Post: 84
 

Querciola di notte. 
Foto di Maria Villella

 


   
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