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[SCOPRI L'ITALIA] Natura e piste da sci, il tesoro di Vigo di Fassa


(@domenicot)
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Post: 480
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https://www.italiani.it/vigo-di-fassa-borgo-trento/

 

Uno dei borghi da visitare assolutamente nell’ampia e paesaggistica provincia di Trento è senza dubbio Vigo di Fassa. Sito a circa 1385 metri d’altitudine, vanta un numero risicato di abitanti. È uno di quei luoghi che vive di quiete, che consente di respirare la ben nota “aria buona”, così come staccare un po’ dal resto del mondo.

Un tempo non era altro che un piccolo insediamento. Lo rende ben chiaro anche il nome, considerando come Vigo venga da Vicus, che vuol dire villaggio. Sito sotto il Catinaccio, gode dell’area più soleggiata della Val di Fassa. Un’identità rurale che si tenta il più possibile di tutelare, anche se l’urbanizzazione ha un po’ travolto anche quest’area paradisiaca.

Vigo di Fassa: le origini

Questo splendido borgo affonda le radici in epoca medioevale. In quest’epoca si hanno i primi centri abitati, secondo una concezione moderna. Le prime tracce umane in quest’area, però, risalgono al Paleolitico. Uomini che risalirono il torrente Avisio. Facendo un salto nel futuro, tornando al Medioevo, si registrò una rapida crescita che portò a inglobare il paese di San Giovanni, alquanto vicino.

Vigo di Fassa

Vigo di Fassa

Un elemento custodito di quel tempo è un fienile monumentale sito di fianco alla canonica della pieve paesana. Gli abitanti vissero per secoli d’agricoltura e allevamento, godendo di una vita semplice ma fiorente. Ciò perdurò fino al 1860, quando la costruzione della statale delle Dolomiti condusse i primi turisti, principalmente dall’Austria. È in questo periodo che vennero costruiti nuovi rifugi, così da soddisfare le richieste degli sportivi, come alpinisti ed escursionisti.

Sciare a Vigo di Fassa

Questo borgo è un noto centro sciistico del comprensorio della Val di Fassa. Discese intriganti, rese spettacolari dalle montagne dolomitiche che avvolgono l’ex villaggio. Queste sono inoltre raggiungibili con una moderna funivia, che conduce al pianoro panoramico del Ciampedìe, punto di partenza di numerosi sentieri.

Ciampedìe - veduta delle piste sciistiche

Ciampedìe – Fonte: instagram.com/rifugiociampedie

Ogni anno non mancano fiumi di turisti interessati a godere delle piste sciistiche. Tutto ciò è ormai da tempo parte integrante dell’economia del paese. La funivia parte dal centro cittadino, il che rende l’intero processo molto semplice e alla portata di tutti. Non si richiede, difatti, alcuno sforzo. Se il Ciampedìe è il paradiso degli sciatori, molto apprezzato è anche l’impianto del Passo Carezza.

Musei da visitare e non solo

Va da sé che l’immersione nella natura selvaggia, così come lo sci, siano le principali attrazioni. Vi sono però due musei da non lasciarsi sfuggire. Il primo è il museo Iadino di Fassa, che ospita al proprio interno le collezioni dell’Istitut Cultural Ladin. Per raggiungerlo occorre recarsi presso il fienile Tobià de la Pief, reperto medioevale di grande interesse. È sito nei pressi della canonica della pieva di San Giovanni. Quest’ultima vene consacrata nel 1489 e nasce dalle ceneri di una chiesa romanica, fondata a suo tempo su una cappella carolingia.

Vigo di Fassa - Chiesa di Santa Giuliana

Vigo di Fassa – Chiesa di Santa Giuliana – Fonte: Bbruno Pubblico dominio

Il secondo museo è quello mineralogico Manzoni, che vanta più di 200 tipologie di minerali, tutte raccolte da una guida alpina in Val di Fassa. Immancabile un salto al campanile, a cui guglia raggiunge i 67 metri d’altezza. All’interno vi è un ciclo affrescato da Ruprecht Potsch, così come pitture di David Solbach. Da visitare anche la chiesa di Santa Giuliana, realizzata in stile gotico e risalente almeno agli inizi del 1200. Al suo interno vi è un altare intagliato in legno, realizzato da Giorgio Artz nel 1500.

Fonte fotografia in evidenza: Bbruno, Pubblico dominio


   
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