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Nostra Signora di Bonaria, la Madonna che ha dato il nome a Buenos Aires


(@domenicot)
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https://www.italiani.it/nostra-signora-di-bonaria-buenos-aires/

Nostra Signora di Bonaria, protettrice della Sardegna e dei marinai. A lei è dedicato il santuario di Cagliari che è uno dei più importanti luoghi di culto nell’isola. La storia della Vergine di Bonaria è legata a filo doppio con quella di Buenos Aires. Infatti si narra che la statua lignea della Madonna venerata nel capoluogo sardo, abbia raggiunto Cagliari via mare. Sempre secondo i racconti tramandati per secoli e che uniscono storia e leggenda, i conquistatori spagnoli proprio a Cagliari hanno avuto modo di conoscere e apprezzare il culto per la miracolosa Madonna di Bonaria. Un nome emblematico che i navigatori ispanici avrebbero poi dato alla città di Buenos Aires in Argentina, nel cosiddetto ‘nuovo mondo’

nostra signora di bonaria 

Il 13 settembre 1907 papa Pio X proclama la Madonna di Bonaria patrona della Sardegna. Il 7 settembre 2008, Papa Benedetto XVI celebra il centenario della proclamazione presiedendo la solenne celebrazione eucaristica, durante la sua visita pastorale a Cagliari. E ancora, il 23 settembre del 2013, Papa Francesco compie la sua prima visita pastorale proprio a Cagliari visitando il santuario della Vergine che ha dato il nome alla sua città d’origine. A visitare l’antico santuario e la basilica è stato anche un altro pontefice del Novecento, San Giovanni Paolo II, che il 20 ottobre 1985 ha concluso al cospetto di Nostra Signora di Bonaria la sua visita pastorale di tre giorni in Sardegna.

Nostra Signora di Bonaria

Secondo la leggenda una nave partita dalla Catalogna nel marzo 1370 è colpita da una forte tempesta. L’equipaggio decide allora di gettare il carico in mare per avere meno zavorra a bordo. Tra le tante casse abbandonate tra i flutti, una approda sulla costa cagliaritana. A recuperarla sono dei frati che vi ritrovano all’interno la statua della Madonna col Bambino in braccio e una candela nell’altra mano. Nasce così il luogo di culto dedicato a Nostra Signora di Bonaria. Il santuario è una piccola chiesa del Trecento, affiancato da un’imponente basilica edificata in seguito, fra il XVIII e il XIX secolo.

santuario nostra signora di bonaria 
Il santuario di Nostra Signora di Bonaria (Commons Wikimedia – Marcana 44 CCBYSA4.0)

Si tratta del periodo in cui la Sardegna è dominata dagli Aragonesi, i quali donano la costruzione dell’edificio sacro all’Ordine di Santa Maria della Mercede nel 1335. Ai frati è destinato un convento che ancora oggi ospita l’ordine religioso. Nel corso degli anni la costruzione del santuario subisce diverse modifiche, tanto che nel 1704 i Frati Mercedari decidono di dedicare alla Madonna di Bonaria anche una basilica da erigere accanto al santuario. Attualmente, alla basilica, di stile neoclassico, si arriva dopo aver percorso una lunga scalinata posta su un’ampia spianata. L’interno è di stile gotico catalano, a navata unica; a sinistra vi sono tre cappelle, mentre a destra un arco unisce i due edifici di culto.

La spada e la barchetta

Tanti i racconti che attestano il culto antico dei fedeli per la Madonna di Bonaria. Sempre secondo le credenze popolari un soldato dedito al gioco delle carte chiede alla Madonna di farlo vincere. Se la vittoria non arriverà la colpirà con la spada. Purtroppo la fortuna non sorride al giocatore che realmente colpisce la statua della Vergine con la spada. Dall’effige sacra sgorga il sangue e il giocatore rimane paralizzato. A tal proposito, si narra che per diversi secoli è stato possibile ammirare la spada del misfatto accanto al simulacro della Vergine.

madonna patrona della sardegna
L’interno del santuario con l’effige sacra della Vergine (Foto Facebook Madonna di Bonaria)

Altra leggenda molto famosa è quella della barchetta in avorio, un ex-voto donato alla Madonna dai fedeli. In pratica i pescatori, prima di imbarcarsi, andavano a salutare e pregare Nostra Signora di Bonaria. Durante la preghiera, la barchetta appesa al collo della statua cominciava a muoversi. Dal suo movimento oscillatorio i marinai capivano quale sarebbe stata la direzione dei venti e quindi come organizzarsi al meglio per le loro uscite in mare.

In copertina la sacra effige della patrona della Sardegna – foto Facebook Madonna di Bonaria


   
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