Written by Oggi 8 giugno si celebra la Giornata Mondiale degli Oceani. Un’occasione per sensibilizzare il pianeta su un argomento molto importante: la tutela dei mari davanti al cambiamento climatico.
La community itNoi.it abbraccia questa campagna per sottolineare che l’impegno a tutelare il nostro mare deve partire proprio da noi italiani.
L’Italia è bagnata da tre lati. Il Mar Mediterraneo raccoglie i nostri mari. Per noi il mare non è solo storia e cultura ma anche importante indotto economico. I nostri mari vanno tutelati per preservare l’ambiente e il nostro benessere.
Oceani, l’impegno del MiTE
Sulle spiagge italiane si trovano in media 400 rifiuti ogni 100 metri e sui fondali dell’Adriatico si arriva a 300 rifiuti per chilometro quadrato. E’ quanto rivela uno Studio dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), diffuso in occasione della Giornata. Il segnale positivo è, però, che al Senato è ripartito l’iter del disegno di legge Salvamare.
Il Ministro alla Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha commentato: “Non possono esserci compromessi, l’ambiente deve essere rispettato”. Il Ministero ha deciso di passare ai fatti e ha messo in campo 2,20 miliardi di euro del PNRR per costruire nuovi impianti per le comunità energetiche e l’auto-consumo.
Lezione speciale su RaiPlay
Per l’occasione oggi su RaiPlay un colloquio di Piero Angela sulla tutela dell’ecosistema marino con il Ministro Cingolani, Alberto Luca Recchi, esploratore del mare, Cecilia Silvestri, ricercatrice Ispra. Piero Angela affronta con il Prof. Cingolani e due specialisti le priorità nella difesa dei mari e i progetti concreti per realizzarla.
In Italia sono state realizzate 10 opere di street art, dal Nord al Sud, per ricordare la necessità di impegnarsi in questa direzione.
Istituita dal 1992, il World Ocean Day è stato ufficialmente riconosciuto dall’Onu dal 2008. Il tema di quest’anno è “Oceano: vita e sostentamento”, per sottolineare il ruolo dei mari nella produzione di ossigeno e cibo e nell’assorbimento della CO2. L’iniziativa sostiene inoltre il movimento globale “30×30”, promosso da scienziati e ambientalisti di tutto il mondo, che vuole arrivare a far dichiarare area protetta nel 2030 almeno il 30% della superficie terrestre.
L’impegno di noi tutti è fondamentale. Forza tuteliamo i nostri mari che sono una nostra ricchezza.
