“La Via dei Magi” è un’associazione che opera nel comune di Conflenti (Catanzaro). È nota per l’evento “Presepi nel borgo”, che da qualche anno si svolge a dicembre, nel centro storico. Qui, nelle antiche cantine e nei locali messi a disposizione dagli abitanti del posto, si espongono magnifici presepi realizzati da artigiani locali e non, e dagli stessi giovani volontari dell’associazione. A questa bella iniziativa che vuole salvaguardare l’artigianato e, al contempo, promuovere il luogo dal punto di vista storico-artistico e turistico, è associato il “Premio Presepi nel Borgo” (organizzato insieme al Rotaract del Reventino), intitolato a un giovane artista conflentese scomparso tragicamente. Di questo e di una importante novità che sta per arrivare ci racconta la presidente dell’associazione, Federica Palermo.
Federica, quando nasce “La via dei Magi” e qual è il suo obiettivo principale?
«L’associazione è stata costituita nel febbraio 2020. Il suo obiettivo principale è quello di mantenere viva l’arte presepiale, cercando di tramandala alle nuove generazioni».
Per questo motivo è conosciuta come l’associazione dei presepi?
«“La Via dei Magi” rievoca, nel suo nome, il valore simbolico che ci lega a un elemento chiave della spiritualità cristiana: i Magi che portano i doni a Gesù Bambino. Proprio perché si occupa di creazioni artigianali presepiali, è conosciuta come l’associazione dei presepi. Tuttavia, ci tengo a sottolineare che stiamo puntando, sempre di più, all’allestimento del borgo di Conflenti non solo tramite i presepi, che vengono esposti nei vecchi magazzini in disuso».
Ci fa qualche esempio?
«L’anno scorso abbiamo valorizzato i vicoli del borgo attraverso alcune creazioni realizzate con materiale da riciclo e con decorazioni temporanee che cambiavano in base ai giorni delle festività. Ma anche utilizzando elementi più “profani” tipici del periodo natalizio. Famoso è l’arco con rami e addobbi vari che stiamo proponendo da un paio di anni, che riscontra sempre grande entusiasmo e interesse. Per l’edizione 2022-‘23 ne abbiamo costruito uno in più e ci auguriamo di riuscire a fare meglio durante la prossima. A tutto questo, si aggiungano musica in filodiffusione per tutto il borgo, musica dal vivo e buon cibo. Vogliamo far conoscere Conflenti e il suo borgo. La promozione dei luoghi culturali in chiave turistica per noi è fondamentale. Avere un centro vivo tutto l’anno, soprattutto d’inverno, è uno dei nostri obiettivi».
Chi sono gli artigiani che partecipano ai vostri eventi?
«Possiamo contare su un gran numero di artigiani: quelli di “vecchia data”, che rappresentano i pilastri dell’associazione, e altri che si stanno avvicinando al mondo presepiale. Oltre agli artigiani di Conflenti ci sono quelli provenienti dal resto della provincia e dall’hinterland cosentino. Per la prossima edizione siamo riusciti a raggiungere “nuovi” artigiani che saranno per la prima volta ospiti di “Presepi nel borgo”, provenienti da varie zone della Calabria e da altre fuori dalla regione. Siamo veramente orgogliosi di chi, pur non conoscendoci, risponde con piacere al nostro invito. Ne approfittiamo per ricordare che chiunque può partecipare con una propria creazione alla nostra manifestazione. Non c’è alcun limite alla creatività».
Perché è importante che l’artigianalità non vada perduta?
«In un mondo dominato dalla tecnologia, l’artigianato rimane una grande ricchezza, da salvaguardare, perché ci consente di mantenere vive le tradizioni e di dare sfogo alla nostra creatività. Nel borgo abbiamo installato una frase di Papa Francesco che recita: “Chi lavora con le mani è un lavoratore. Chi lavora con le mani e la testa è un artigiano”, che è un po’ il nostro “mantra”».
Chi era Mattia Albace?
«Mattia Albace era un ragazzo di Conflenti, ma noi preferiamo parlarne al presente. Gioioso, scherzoso, con tanta voglia di fare e di vivere, studiava al liceo artistico di Cosenza. L’arte era la sua passione. Pochi giorni prima di Natale, un brutto incidente lo ha portato via. È stato doveroso per l’associazione intitolare a lui il “Premio Presepi nel Borgo”, realizzato in collaborazione con il Rotaract del Reventino. Mattia era un artista, chi meglio di lui avrebbe potuto rappresentare un concorso che verte sull’arte in primis? Sulla bellezza, sui dettagli e sulla cura maniacale presente in tutti i presepi che vi partecipano. L’arte non è solo un bel quadro ma anche un presepe. Tutto ciò che è lavorato con mani sapienti è arte. Siamo sicuri che se Mattia fosse ancora qui, oggi sarebbe un perno della nostra associazione. Non si sarebbe mai tirato indietro a una qualunque richiesta di aiuto. La sua bravura e passione sarebbero state una marcia in più per l’associazione e per Conflenti. Lo porteremo sempre nei nostri cuori e questo ci basta».
Questa estate ci sarà una novità…
«Sì, per la prima volta l’associazione promuoverà l’evento “Presepi nel Borgo”, nel mese di agosto. Ciò perché tantissime persone che vengono da fuori regione sono curiose di vedere gli allestimenti presepiali e ci chiedono di “aprire i magazzini” destinati alla manifestazione di dicembre. L’appuntamento è per il 17 agosto, non prendete impegni! Aspetteremo i visitatori nel borgo di Conflenti superiore che si vestirà totalmente di nuovo, senza mai dimenticare le “radici” della nostra associazione».
Cos’ha di caratteristico il borgo di Conflenti?
«È impossibile riassumerlo in poche parole. L’aria che si respira a dicembre, durante le nostre serate, è magica. Luci, suoni, canti e balli animano le vie e rendono l’atmosfera natalizia, di per sé già meravigliosa, eccezionale. L’incontro con persone che arrivano da altri comuni o regioni ci scalda il cuore, e l’apprezzamento dei conflentesi dimostra come tutti facciamo parte di una vera e grande famiglia. Conflenti è questo. Il borgo accoglie i visitatori con le sue viuzze strette fatte di sampietrini. Le lampade riscaldano l’atmosfera. I nomi delle località da visitare hanno tutti un significato: i “maruatti”, “largo fucili”, “trazzinu”, per citarne alcune. Non mancano le chiese, gli archi in pietra, u lavaturu, le fontane, il telaio. Così come le antiche porte che danno accesso a vecchi magazzini, pieni di botti e di strumenti del passato, che ora accolgono il frutto del nostro lavoro. Luoghi e cose che riecheggiano tempi andati ma che, contemporaneamente, si vestono di nuovo mostrando la loro poliedricità. Solo visitando il borgo si può realmente comprendere di cosa stiamo parlando».
* Puoi seguire le attività dell’associazione “La Via dei Magi” sulle pagine Instagram e Facebook “Presepi nel Borgo”.