Written by Inizia il countdown. Stasera alle 21.55 è previsto lo sbarco su Marte. Obiettivo? Trovare possibili segni di vita. In 7 minuti la navicella dovrà passare da 20 mila chilometri all’ora a zero. Riuscirà a rallentare in tempo? L’impatto sarà il momento più delicato e difficile, pena il fallimento della missione. E’ per questo che li chiamano “7 minuti di terrore”.
Dalla navicella NASA scenderà Perseverance, un piccolo robot che ispezionerà il terreno andando alla ricerca di elementi che possano provare che esiste vita sul Pianeta rosso. Perseverance dovrebbe raccogliere campioni da portare sulla Terra per approfondire gli studi.
Teresa Fornaro, l’unica italiana
Teresa Fornaro (origini napoletane) è l’unica italiana nel team dei 13 scienziati che studieranno i campioni prelevati. Ricercatrice all’Inaf (Istituto Nazionale di Astrofisica) di Firenze e unica italiana tra i 13 participating scientist della missione. Laureata in chimica all’università di Napoli, ha poi preso il dottorato alla Normale di Pisa. Dopo un periodo negli Stati Uniti, dove ha ricoperto importanti incarichi nella ricerca scientifica, nel 2009 è rientrata in Italia ed è stata assunta all’Inaf. La Fornaro aiuterà la squadra di scienziati a studiare e identificare le molecole prelevate dalla superficie del Pianeta.
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