Questi sono gli anni legati agli anniversari di nascita degli attori e delle attrici che hanno reso grande il cinema italiano. Prima Albertone, poi Franca Valeri, riuscita appena in tempo a compiere cento anni. Stavolta è giunto il momento di celebrare il centesimo anniversario di nascita di Nino Manfredi. Attore dalla comicità geniale, è annoverato tra i cinque mattatori della commedia all’italiana, assieme ad Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni.
Nino Manfredi, la vita
Nino Manfredi, all’anagrafe Saturnino, nacque a Castro dei Volsci, provincia di Frosinone, il 22 marzo del 1921. Da giovane si laureò in giurisprudenza ma ben presto si accostò al teatro con l’iscrizione all’Accademia. Collaborò con Eduardo De Filippo e Orazio Costa, il suo maestro. Alla fine degli anni ’40 esordì sul grande schermo, anche se la sua bravura fu apprezzata a partire dal decennio successivo. Nino Manfredi partecipò pure a varie trasmissioni televisive, come Canzonissima, negli anni ’50, e doppiò diversi personaggi. Negli anni ’60, ’70, ’80 fu un pilastro della commedia all’italiana. Tra i registi coi quali collaborò figurano Luigi Magni, Ettore Scola, Luigi Zampa. Nel 1955 sposò la costumista e scenografa Ermina Ferrari, originaria di Taormina, sua compagna di vita da cui ebbe tre figli. Morì il 4 giugno 2004, a seguito di complicazioni sulla sua salute, già messa a dura prova dall’anno prima con un ictus e un’emorragia cerebrale.
Nino Manfredi dimostrava di essere versatile pure in altri campi. Celebre è il suo brano, colmo di allegria, Tanto pe’ canta. Da ricordare pure la sua comparsa in diversi spot pubblicitari. L’attore ciociaro è entrato nel cuore degli italiani e delle italiane pure con la mini serie televisiva Le avventure di Pinocchio (1972), interpretando Geppetto. Un personaggio buono che Manfredi seppe ben incarnare, dato che l’umiltà lo contraddistinse per tutta la vita.
La filmografia di Nino Manfredi
L’attore ciociaro attraversò cinquant’anni di carriera cinematografica. Pellicole rappresentative del cinema italiano e soprattutto della commedia del nostro paese. Film che descrivono, con la risata, i cambiamenti socio-culturali in Italia nei decenni successivi al dopoguerra. Uno società in costante mutamento e verso l’uscita dal tradizionalismo becero. Tra i film che vale la pena menzionare figurano Audace colpo dei soliti ignoti (1959), continuo de I soliti ignoti; Operazione san Gennaro (1966), una scorribanda che tenta di rubare un tesoro; Straziami ma di baci saziami (1968), film su un amore tra due giovani. Un amore osteggiato dalle convenzioni sociali. E ancora Per grazia ricevuta (1971), un uomo combattuto tra fede e ragione; Pane e cioccolata (1973), un italiano emigrato in Svizzera alle prese con numerose difficoltà per integrarsi; C’eravamo tanto amati (1974), un portantino di un ospedale rimasto legato a due amici partigiani. In ultimo da citare, tra i tanti, vi è Brutti, sporchi e cattivi (1976), con il degrado della periferia di Roma anni ’70; Il giocattolo (1979), un uomo che, durante gli anni di piombo, adoperava, per difendersi, la pistola proprio come un giocattolo. Una filmografia così vasta da richiedere più tempo per approfondirla.
Nino Manfredi è un attore che ha lasciato un segno nel cinema italiano. La sua ironia, nelle situazioni cinematografiche più difficili e talvolta pure più drammatiche, è ciò che ha sempre caratterizzato i personaggi da lui interpretati. Nino Manfredi è un attore rimasto impresso, anche a livello internazionale, nella memoria del cinema italiano. Questo sia per via della sua bravura, sia pure per il suo modo di rivolgersi al pubblico con umiltà. Cento anni dalla nascita di un grande esponente della commedia all’italiana.