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Protezione dati e bambini, cosa fa l’Italia?

Oggi 28 gennaio si celebra la 15a Giornata europea della protezione dati. Anche l’Italia ha organizzato una serie di iniziative. Una data fondamentale che ci ricorda quanto sia importante tutelare e difendere la nostra privacy specie nell’era di Internet. Salvaguardare la sfera personale soprattutto quella dei minori che frequentano sempre di più i social network come Facebook, Instagram o TikTok.

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I ragazzini passano troppe ore sui social?

Su questo si sta impegnando con forza il Garante italiano per la protezione dei dati. Nei giorni scorsi abbiamo seguito i terribili fatti di cronaca che hanno riguardato la bambina di Palermo che ha perso la vita partecipando a una stupida sfida su TikTok, il social più usato dai ragazzini. Siamo tutti molto preoccupati per quanto sta succedendo. Il Garante italiano con l’intervento del suo componente Guido Scorza ha subito imposto il blocco a TikTok. Anche perché i giovanissimi in questo particolare periodo che stiamo vivendo di forti limitazioni della nostra vita sociale per tutelarci dall’emergenza sanitaria, passano tante, troppe, ore collegati a Internet. L’Italia ha deciso di prendere una posizione molto forte.

Troppi ragazzini su Facebook e Instagram

In Italia siamo principalmente preoccupati per la presenza di troppi ragazzini sui social. Il Garante italiano ha deciso prontamente di verificare con Facebook, Instagram e anche altri social molto usati dagli adolescenti. Sono finiti nell’occhio del ciclone, anche troppo tardi, perché si è scoperto che la bambina di Palermo aveva aperto diversi profili anche sui due social network. L’Autorità ha dunque chiesto a Facebook, proprietario anche di Instagram, di verificare la veridicità dell’informazione. Il Garante vuole soprattutto sapere come è possibile che una bambina di dieci anni possa iscriversi ai social. Nessun controllo sui bambini?

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E’ vero sicuramente che pure i genitori dovrebbe sorvegliare i propri figli e non lasciarli pomeriggi interi col cellulare in mano a riempire la loro solitudine riversandosi su Internet. Ma è altrettanto giusto che dall’altra parte queste potenti società del web controllino cosa avviene sui loro siti.

Il Garante vuole sapere tutto su modalità di iscrizione e sulle verifiche dell’età di chi si iscrive. Facebook dovrà rispondere entrò metà febbraio. La verifica del Garante riguarda anche altri social.

Evento per la Giornata sulla protezione dati

Oggi intanto il Garante della privacy ha deciso di dedicare questa Giornata a un altro argomento chiave dell’era digitale, i neurodiritti. Cosa si cela dietro questa parola? Le azioni da intraprendere per tutelare quello spazio dove si incrociano etica, diritto, nuove tecnologie e la scienza. Si parlerà, quindi, di intelligenza artificiale. L’evento è in streaming sul sito dell’Autorità per rispettare le misure di prevenzione del covid-19. La giornata è organizzata in partnership con la Rai.

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