Oggi è il 4 marzo. Inevitabile il pensiero va a lui, Lucio Dalla. La nostra mente riprende quelle famose note e canticchia: 🎵 “Dice che era un bell’uomo/E veniva, veniva dal mare/Parlava un’altra lingua però sapeva amare /E quel giorno lui prese mia madre sopra un bel prato/L’ora più dolce prima d’essere ammazzato…”. 🎵 Ieri Sanremo ha reso omaggio all’artista, aprendo lo spettacolo col brano cantato dai Neogroamaro che come sempre emoziona.
Si tratta di uno dei pezzi più belli e famosi del cantautore bolognese. Il titolo è appunto “4 marzo 1943” (Brano su YouTube), ovvero la sua data di nascita. E’ stata incisa nel 1971 e presentata per la prima volta al Festival di Sanremo di quell’anno, classificandosi al 3º posto. Inizialmente il titolo era “Gesubambino”. La direzione artistica lo ritenne però irrispettoso. Fu così modificato con la data di nascita di Dalla. Il brano racconta la storia di una ragazza madre che ha un figlio con un soldato alleato.
Nato a Bologna il 4 marzo
Il titolo iniziale, come poi spiegò all’Avvenire l’autrice del testo Paola Pallottino, “voleva essere un suo ideale risarcimento a Lucio perché era rimasto orfano dall’età di 7 anni”. Lucio Dalla ci ha lasciati nove anni fa. Uno dei cantautori italiani più bravi e famosi.
E’ stato soprattutto un cantante che ha rotto gli schemi. Grande innovatore che si è dedicato alla costante ricerca di nuovi e stimolanti generi musicali. Negli anni ’70 la città di Bologna è stata fonte di ispirazione per molti artisti. Erano gli anni della contestazione sociale e molti autori come Lucio Dalla, Francesco Guccini o Vasco Rossi parlarono di questa meravigliosa città nei loro brani. Nella sua cinquantennale carriera musicale Dalla ha sempre suonato il pianoforte 🎹 ma anche il sassofono 🎷 e il clarinetto. Oggi avrebbe compiuto 78 anni e manca molto a noi italiani.
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