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Una nuova Stonehenge scoperta nel Parco nazionale del Pollino: sono degli enormi giganti di pietra tra Frascineto ed Eianina tra i monti della provincia cosentina in Calabria.
I giganti di pietra del Parco del Pollino
A scoprire i ‘giganti di pietra’ l’escursionista nonché profondo conoscitore della montagna Antonio Parapugna. L’esperto ha individuato un pianoro con dei massi disposti in forma circolare con al centro un grande menhir, un megalite monolitico. Secondo Parapugna “la disposizione delle pietre è opera dell’uomo ed è riconducibile alla pratica di osservazioni astronomiche”. Una deduzione motivata dal fatto che “nei due solstizi d’inverno e d’estate il sole proietta l’ombra del menhir centrale, sfruttando un preciso allineamento, in direzione di due massi li presenti, in maniera esatta”.
Ines Ferrante, operatrice culturale del territorio concorda col fatto che non si tratta di un’opera casuale e bizzarra della natura. Né tantomeno sarebbero stati gli agenti atmosferici a creare le sculture di pietra. “Il sito potrebbe essere una sorta di calendario per usi religiosi e agricoli – rimarca Ferrante – e potrebbe dunque legarsi allo studio antico del ciclo delle stagioni”.
Megaliti utilizzati per motivi astronomici o riti religiosi
“Il sito di Frascineto-Eianina sarebbe ben più vasto di quello visibile ad occhio nudo. Ma attualmente sommerso da un bosco di lecci piuttosto recente ed è in parte scomposto. I megaliti presenti – evidenzia ancora Ferrante – utilizzati forse per motivi astronomici o religiosi ne testimoniano la natura antropica. Così come testimoniano la presenza di una antica civiltà che ha abitato il luogo. Perciò, come altri siti megalitici della Calabria merita di essere opportunamente studiato e valorizzato”.
Per l’esperta si tratta di “una scoperta straordinaria e suggestiva che va ad aggiungersi alle meraviglie e alle bellezze naturalistiche e paesaggistiche offerte dal territorio, già ricco di molteplici attrattive. I nuovi giganti di pietra e tutto il territorio meritano, infatti, un attento e approfondito esame da parte degli studiosi. Senza dimenticare che il rinvenimento è avvenuto nell’area protetta più vasta d’Italia, il Parco nazionale del Pollino”.
Fonte fotografia in evidenza: Fernando Santopaolo di Wikipedia in italiano – Trasferito da it.wikipedia su Commons – Pubblico dominio