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Lucas Paglia

Italiani a Buenos Aires: Lucas Paglia innamorato di Camilleri e delle sfogliatelle

Benvenuto sulla community itNoi.it, nata per chi ama l’Italia e l’italianità. Questa vuole essere una ‘piazza digitale’ dove chi arriva possa sentirsi subito a casa. Lucas Paglia è un giovane argentino. Vive a Buenos Aires ma la sua famiglia ha origini italiane. SI trova sulla community perché gli piace coltivare la sua passione per la cultura italiana e per parlare la lingua.

Ciao Lucas benvenuto. Siamo una community ancora giovane, come hai conosciuto itNoi.it?

Vi ho conosciuto tramite italiani.it dove di solito leggo interessanti articoli sulla cultura italiana. Poche settimane fa mi sono accorto che c’era anche la community e ho deciso di registrarmi.

Ti sembra che stiamo creando un ambiente familiare che è il nostro desiderio?

Sì, certo. Ho trovato gente che parla con educazione e rispetto con un tono informale bello e questo permette che si stabilisca un’atmosfera ideale per condividere quello che si ha in comune.

E’ stato facile registrarsi e compilare i campi del tuo profilo?

Facilissimo. Niente da aggiungere. Mi è piaciuto il fatto che si può anche indicare le città di origine materna e paterna.

Su itNoi.it cerchiamo di promuovere il bello dell’Italia e dell’italianità e tutto ciò che è Made in IT. Cosa ti piacerebbe trovare sulla nostra community?

Mi piacerebbe trovare consigli su libri e film italiani o città italiane da visitare. Persone con cui parlare in italiano e informazioni di attualità su quello che succede in Italia. Ma anche notizie su eventi italiani a Buenos Aires. Adesso non ce ne sono molti però tra un po’ torneremo alla vita normale e allora sarebbe utile.

Hai origini italiane?

Si, ho origini italiane. La mia famiglia paterna è di San Gregorio Magno in provincia di Salerno mentre la famiglia di mia madre è di Travagliato, vicino Brescia. Mia nonna, invece, aveva origini siciliane. I miei nonni parlavano in dialetto ma soprattutto in spagnolo. L’italiano l’abbiamo imparato da noi. Nel mio caso, in particolare, non si parlava molto italiano in famiglia, quindi ho imparato un po’ su internet e poi sentendo parlare gli altri. Nonostante questo, nella quotidianità della mia famiglia trovo da sempre tantissime tradizioni italiane. So che ci sono tanti italiani all’estero e questo mi ha spinto a registrarmi, per entrare in contatto anche con loro.

Lucas Paglia
Lucas Paglia a Roma

Come vive un italiano all’estero?

Io mi ritengo fortunato, perché a Buenos Aires ci sono molti italiani. E questo significa che in condizioni normali, cioè senza covid, ci sono diversi eventi in città come aperitivi, celebrazioni con danze tradizionali italiane, cibo, etc. Io cerco di frequentare questi eventi con i miei amici, perché a me piacciono tantissimo. A volte sono le associazioni italiane ad organizzarli e fanno sempre un ottimo lavoro. A volte invece è proprio il comune della città. In questo tempo con il virus e le restrizioni è stato difficile vedersi, però ci abbiamo provato lo stesso di maniera virtuale e siamo riusciti a farci compagnia in qualche modo, sperando che si possa presto tornare a vedersi ed abbracciarsi.

Cosa di tipicamente italiano continui a fare anche se vivi fuori?

Tante cose! Ci sono questi eventi di cui ho detto prima. Poi mi piace cucinare, perché è come una magia: ogni volta che senti un aroma o un sapore particolare ti riporta all’infanzia. Almeno a me succede così. Ovviamente mi piace anche mangiare. Se per strada vedo in una vetrina una sfogliatella mi fermo immediatamente a comprarla. Oltre al cibo mi piace la musica italiana, quest’anno ho visto tutto il festival di Sanremo per esempio. Mi piace anche leggere, in questo tempo di quarantena ho letto almeno quattro libri di Camilleri e mi sono sorpreso nel riuscire a comprendere la genialità della sua scrittura. Quel meraviglioso sistema di mescolare siciliano e italiano in un modo comprensibile a tutti, o quasi, rende le sue opere un capolavoro. Per noi che abbiamo radici italiane è del tutto naturale capire questo sistema.  

E i tuoi amici cosa pensano della tua italianità?

Succede spesso con la gente in città oppure con i colleghi di lavoro di tutto il mondo (io faccio l’ingegnere e ho un team di lavoro molto internazionale) che si incuriosiscono nel vederti mangiare qualcosa di tipicamente italiano come la parmigiana per esempio. E’ in queste piccole cose che accadono che noi dobbiamo promuovere la nostra cultura specie quando sei un italiano all’estero.

Lucas Paglia
Lucas Paglia è un grande amante della cucina italiana

Cosa apprezzi di più dell’Italia: i luoghi, la cucina, la moda, la simpatia tipicamente italiana…?

A me piace viaggiare in Italia. E mi manca tantissimo. Mi rende felice arrivare e sentire parlare la lingua. Quello già mi basta. Poi cominciare a parlare con le persone, sentire cosa fanno, condividere un aperitivo, passeggiare. Seguo il calcio (la serie A e le coppe europee). Oltre a questo, le città sono straordinarie come i piccoli paesi o i paesaggi molto naturali. A me piace l’Italia com’è. Con le sue tante cose belle e anche con tutti i suoi difetti e le cose da migliorare. Poi c’è una persona in particolare, italiana, che io ammiro tanto che devo menzionare. Una donna. Laura Pausini. Perché oltre ad essere un’artista magnifica che ti fa venire la pelle d’oca ogni volta che la senti cantare, è una donna straordinaria. È molto legata alla sua famiglia e allo stesso tempo riesce a credere in sé stessa, superandosi ogni anno. Ti sorprende per le grandi capacità che possiede. In ogni caso rimane sempre semplice, umile, simpatica, bella da qualsiasi punto di vista. E’ pacata ma si fa sentire forte. Anche lei è un esempio dell’italianità per il mondo e lo fa in modo bellissimo.

Hai viaggiato per l’Italia? Quale città ami di più e perché?

Ho viaggiato parecchio per l’Italia. Mi manca ancora vedere la Sicilia e la Sardegna. Non vedo l’ora di andarci. Non credo sia facile scegliere una sola città. Ognuna ha qualcosa da raccontare. Se ti fermassi a vedere ogni scultura, a leggere ogni iscrizione, non finiresti mai. Ho imparato tantissimo in tutte le città che ho visitato. Poi i piccoli paesi mi piacciono perché a volte trovi qualcosa di inaspettato: un ristorante eccezionale, una persona con una storia particolare e con gran voglia di condividerla, una natura spettacolare. Se dovessi scegliere una città direi Napoli, per la sua passione. Secondo me la passione è una parola che definisce bene la città. Non solo per il calcio, quando gioca il Napoli, come saprete, a Buenos Aires è come se giocasse la nazionale, tutti guardano la partita. E poi, la passione si riflette anche nel senso dell’accoglienza umana dei napoletani che ti fa sentire sempre a casa.

Quale messaggio vorresti lasciare ai membri di questa community?

Vorrei dirgli che siamo una grande comunità. Adesso bisogna che ci mettiamo in contatto per conoscerci meglio. Siamo qui per ascoltarci, per condividere le nostre storie e la nostra passione per la cultura italiana che è quello che abbiamo in comune. Ognuno di noi ha qualcosa da raccontare e siamo tanti italiani dentro e fuori di Italia. Non abbiate paura di condividere quello che siete e fatelo sempre con educazione e rispetto, cercando di essere gentili con tutti.

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