L’italiano è una lingua amata e, a detta di molti, anche romantica. Per tanti italiani all’estero, rappresenta la lingua dei ricordi e della propria famiglia ed è motivo di vanto. Beh, sì, è sempre la lingua di Dante Alighieri. Noi italiani di questo andiamo molto fieri e lo dimostra anche il grande successo del Dantedì istituito dalla Presidenza del Consiglio per celebrare il sommo poeta. Nella community noi.italiani.it sono presenti tanti membri stranieri che hanno radici in Italia. Molti di loro hanno semplicemente l’Italia nel cuore e amano l’italiano.
La Fondazione italiani.it impegnata, tra le altre cose, anche nella promozione e diffusione della lingua italiana, anche quest’anno ha offerto 10 Borse di studio a residenti in America Latina. Le iscrizioni sono ancora in corso (Per partecipare, qui trovi il form da compilare👉🏼 https://noi.italiani.it/becas-de-estudio-de-idioma-italiano
Il grande successo dell’iniziativa dimostra come ci sia un grande amore per questa lingua. Secondo un sondaggio del Summer Institute of Linguistics (Dallas, Texas), nell’anno accademico 2016-17 l’italiano è diventato la quarta lingua più studiata al mondo, dopo inglese, spagnolo, cinese. Avrebbe, quindi, scalzato il francese.
Risulta madrelingua in 26 Paesi. La ragione è perché molti italiani si trasferiscono all’estero. Ai primi posti come lingua parlata troviamo invece inglese e cinese. Il primo permette di farsi capire ovunque nel monto in modo veloce e smart, l’altro è ormai la lingua degli affari.
Come mai allora tanto amore per l’italiano? Le ragioni sono ben profonde. La prima è legata alla cultura italiana. Il nostro Paese è famoso in tutto il mondo per la sua cultura e la sua arte. Chi vuole intraprendere un percorso di studi in questo ambito, dovrà sempre fare i conti con l’italiano. L’Italia, diciamolo con vanto, è una culla per la cultura e la storia; per i movimenti letterari e pittorici. Patria di Leonardo, Giotto, Michelangelo, Raffaello, del Brunelleschi …. Delle avanguardie artistiche e letterarie. E ancora, di Dante, Manzoni, Leopardi, ma anche di Montale, Ungaretti, D’Annunzio …
Non possiamo tralasciare la musica lirica: Rossellini, Verdi, Puccini. Più recentemente un tenore come Pavarotti. Fermiamoci qui per non peccare troppo di vanità. Non è un caso che grandi e meravigliosi scrittori abbiano soggiornato in Italia (Goethe, Stendhal, Hemingway…) e molti altri dopo splendidi viaggi nel nostro Paese abbiano scritto indimenticabili opere. Agli occhi del mondo ci presentiamo come superpotenza della bellezza e della cultura e questo, tra tanti problemi e cose che non vanno, ci gonfia ancora il petto d’orgoglio.