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La mostarda di Cremona, prodotto tipico lombardo al centro di un noto Festival

La mostarda di Cremona, è una delle specialità tipiche di questa città lombarda, insieme al torrone. Con la mostarda di Mantova, è la più famosa in Italia e fa parte dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali Lombardi (PAT). La mostarda di Cremona viene preparata con frutta, candita o acerba. Solitamente, si utilizzano mele, pere, albicocche, fichi, prugne e ciliegie, che vengono tagliate in grossi pezzi. Si unisce poi lo zucchero insieme a qualche goccia di essenza di senape, che al sapore dolce unisce un tocco di piccantezza.

con la carne

Questo squisito prodotto culinario si può consumare da solo o in abbinamento a secondi piatti salati e formaggi. La mostarda, in particolare, esalta al meglio il suo sapore con la carne arrostita e bollita. Portata tipica della tradizione natalizia, la mostarda di Cremona può essere preparata in casa, oppure acquistata in versione industriale o nei negozi lombardi che propongono le specialità della tradizione gastronomica regionale. Durante il periodo del Festival della Mostarda di Cremona (che si svolge tra ottobre e novembre), così come nel periodo natalizio, la si può assaggiare fresca, appena fatta. Una vera prelibatezza per il palato.

Mostarda

Origini medievali

L’origine della mostarda ha radici che affondano nel Medioevo quando gli speziali usavano conservare la frutta nel mosto cotto con l’aggiunta di farina di senape. Nei vecchi monasteri del cremonese, i monaci confezionavano questa sorta di salsa per conservare al meglio la frutta, evitando che potesse andare a male. In più, visto che durante l’inverno i monasteri restavano per lunghi periodi in isolamento, senza alcun contatto col mondo esterno, la sua preparazione era anche un modo per assicurarsi delle conserve per il lungo inverno.

Mostarda, vasetti

Come si prepara la mostarda

Per prepararla, occorrono i seguenti ingredienti: zucchero 400 g., essenza di senape 10 gocce, mele 100 g, pere 100 g, ananas 100 g, ciliegie 100 g, albicocche 100 g, pesche 100 g, fichi 50 g, mandarini 100 g, arance 50 g.

Procedimento: per prima cosa occorre eliminare i noccioli alla frutta, dove presenti, e tagliare quella più grande a pezzi grossolani. La frutta, così preparata, si mette a macerare nello zucchero per 24 ore. Trascorso questo tempo, va trasferita in un pentolino con poca acqua. Si porta il tutto a ebollizione e si lascia bollire per 5 minuti. Si lascia riposare per 24 ore e si ripete l’operazione precedente per altre due volte, facendo attenzione a non coprire mai la pentola durante e dopo la cottura perché le gocce di vapore rovinerebbero la preparazione. Terminata la cottura, si aggiunge la senape al composto e lo si invasa in recipienti a chiusura ermetica. I vasetti devono poi essere pastorizzati secondo le indicazioni ministeriali e conservati in un luogo buio fino al consumo.

(Foto: Festival della Mostarda, Pagina Facebook)

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