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[SCOPRI L'ITALIA] Chiesa di Sant’Erasmo di Veroli risalente al XII secolo


(@domenicot)
Membro Admin
Registrato: 3 anni fa
Post: 480
Topic starter  

https://frosinone.italiani.it/chiesa-di-santerasmo-di-veroli/

Chiesa di Sant’Erasmo di Veroli, un luogo mistico, risale al XII sec. Si tratta di un edificio in stile romanico, sito al centro del paese; sorto su un precedente monastero benedettino. Quest’ultimo sorgeva invece sui resti di un tempio dedicato al dio Apollo.

Chiesa di Sant’Erasmo di Veroli

L’edificazione cristiana  avvenne nel 529 per volere di San Benedetto, fermatosi durante il trasferimento da Subiaco a Montecassino. I Benedettini rimasero a Sant’Erasmo fino al XII sec.; stessa epoca della facciata romanica, del portico a tre archi e del campanile, ricavato da una torre d’avvistamento romana. Nel tempo, ai Benedettini subentrarono i Canonici regolari. Seguirono nei secoli molte trasformazioni. L’osservatore attento non potrà non notare scolpiti, tre grandi Nodi dell’Apocalisse sulla facciata laterale.

Chiesa di Sant'Erasmo di Veroli - Chiesa di sant'Erasmo dalla piazza
fonte foto – Facebook – pag. Gerardina Morelli

Due ben conservati ai lati opposti dell’arco centrale; mentre il terzo, deteriorato, è sul lato destro dell’ultimo arco sulla destra.  Essi presentano un doppio anello di contorno; una peculiarità piuttosto rara che fa riflettere. Altro simbolo è la Triplice Cinta. Un frammento di pietra recante uno schema parziale di questo emblema è murato accanto all’arco del campanile.  Ancora sull’esterno della facciata, alla base di uno degli archi, vi è un graffito di una grande Triplice Cinta.

La Madonna, la Luna ed il Serpente

Entrando nell’atrio, colpisce sulla parete di fondo un affresco a trompe-l’oeil. Si tratta della rappresentazione iconografica della Madonna che schiaccia il Serpente. Al di sotto della scena, si trova una grande mezzaluna; segno tradizionalmente associato al culto della dea Iside. L’accostamento tra le due icone sembrerebbe alludere ai culti misterici della Grande Madre; soprattutto se si considera che il Serpente è spesso utilizzato come simbolo delle correnti telluriche sotterranee. Energie della Terra, che la Grande Madre, conserva nel suo grembo. Troviamo come un’omega rovesciata. Al riguardo, il femminile, ovvero l’utero-caverna-coppa-Graal era spesso così raffigurato.

Chiesa di Sant'Erasmo di Veroli - Affresco nella chiesa
fonte foto – Loredana Stirpe – Facebook

Qui osservando il dipinto, lo ritroviamo nella corpo del Serpente davanti alla figura di Maria. Suscita fascino l’ignoto artista, ovvero, chi ha realizzato il dipinto ed in che epoca. Tuttavia l’atmosfera più mistica si evoca entrando nella chiesa, dall’aspetto medievale, che lascia il posto all’architettura fredda e severa tipica del XVIII secolo.

Il Miracolo Eucaristico

L’interno, suddiviso in tre navate, conserva molte opere d’arte, tra le quali spicca la grande tela, collocata in fondo alla navata sinistra; eseguita nel 1747. Essa che celebra l’incontro di papa Alessandro III con il Vescovo di Bamberga Everardo. L’incontro avvenne proprio nella chiesa nel 1170. Il vescovo giungeva come emissario dell’imperatore Federico Barbarossa; per la stipula di un trattato di pace. L’evento fu solenne e il trattato, do grande rilievo storico, si stilò alla presenza di sedici cardinali e anche di vari rappresentanti della Lega Lombarda. La chiesa è anche nota per un altro fatto documentato, di carattere più mistico.

Chiesa di Sant'Erasmo di Veroli - Mura Antiche di Veroli
fonte foto – Facebook Borghi itlaiani

Stiamo parlando del Miracolo Eucaristico che si verificò nel 1570. Il prodigioso evento accadde durante l’esposizione del Santissimo Sacramento; nella consueta adorazione da parte dei fedeli; che durava quaranta ore che si svolgeva dopo la Pasqua. La devozione popolare rimase molto colpita.

San Benedetto e la Chiesa di Sant’Erasmo di Veroli

A quanto pare, il 26 Marzo di quell’anno, la piccola teca cilindrica ebbe come una trasformazione. Essa custodiva l’ostia consacrata, con il calice stesso che la conteneva. La ricopriva un velo e nell’insieme divennero come trasparenti. I testimoni affermarono che una forte luce brillò emanata dall’interno della particola. Seguirono visioni miracolose di alcuni fanciulli e del Cristo in croce. L’evento si verificò anche il giorno dopo; quando la notizia si era già diffusa in tutto il paese e si erano verificate molte guarigioni incredibili. Oggi il calice si trova all’interno della Cappella del Sacramento e si usa per la celebrazione della messa soltanto una volta l’anno; il martedì dopo la Pasqua.


   
Citazione
(@danielazumpano)
Active Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 19
 

L'articolo e le foto sono veramente belli!!


   
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