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[SCOPRI L'ITALIA] Da Malpasso a Belpasso, l’origine e la storia del nome


(@domenicot)
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Registrato: 3 anni fa
Post: 480
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https://belpasso.italiani.it/da-malpasso-a-belpasso-lorigine-e-la-storia-del-nome/

Qual è l’origine del nome di Belpasso? E che legame con Malpasso. Vi raccontiamo queata storia. Nel 1071 la città di Catania fu liberata dai musulmani e secondo gli storici, i boschi di Catania furono abbandonati e la natura prese il sopravvento. Il conte Ruggero affidò ai monaci benedettini dei monasteri la colonizzazione dei boschi etnei per costruire diversi monasteri sparsi qua e là lungo le pendici dell’Etna. Grazie a ciò i casali del bosco etneo abitati da contadini, ripresero la vita grazie al lavoro dei campi. Fu grazie a questi avvenimenti che nacquero i diversi casali di Sant’Antonio, Botteghelle o Putielli, La Guardia, San Rocco, Nicolosi, parte delle case di Mompilieri, Camporotondo e San Pietro i quali erano sparsi morfologicamente nel territorio.

Le leggende raccontano di Belpasso

Nel XV secolo il “Passo” divenne “Malpasso” (Malupassu), e prese questo nome per via dei briganti che si trovavano per le vie del paese, a causa dei frequenti delitti che avvenivano, con la crescita demografica del paese e la fertilizzazione dei terreni agricoli, il problema dei briganti si risolse, ma il nome rimase quello.

Un’altra leggenda racconta che con l’arrivo dei normanni in Sicilia nel 1061, vennero fondati diversi borghi e contrade. Un esempio di questi è Mompilieri, che secondo diversi studi storici deriva dalla città Francese Montpellier. Un altro fatto interessante e che in Francia c’è un paesino di circa 800 abitanti di nome Malpas e quindi secondo diverse teorie, molto probabilmente hanno la stessa origine con Malpasso.

disegno raffigurante la cartine di Belpasso
Immagine dove si vedono Belpasso, l’Etna e Catania, presa dal sito il Vulcanico

Nelle RATIONES DECIMARUM del 1308-1310, dove sono elencate le chiese che in quegli anni pagavano le decime alla Santa sede: “Ecclesia SS. Mariae et petri de Passu apud Vallem currentem invente sunt valere tar. XV solverunt primis subcollectoribus tar.I” dove sono elencate le chiese che in quegli anni pagavano le decime alla Santa sede. Però secondo il sacerdote Mons. Adolfo Longhitano è probabile che si tratti di due chiese distinte: Santa Maria del Rosario di Malpasso e San Pietro (Clarenza). Da qui si può presuppore che il primo nome della città fosse Santa Maria del Passo o Passo del Melo.

I disastri che distrussero Malpasso e Fenicia Moncada

La vita dei Malpassoti fu sconvolta da due disastri naturali; la prima l’eruzione del 1669, che distrusse la vecchia Malpasso insieme ai suoi vecchi casali, costringendo i mappassoti a trasferirsi nelle zone dell’attuale Etnapolis contrada di Valcorrente e fondarono Fenicia Moncada, lì però ebbero molte difficoltà, tra cui la malaria e il terreno poco coltivabile, ma nonostante ciò cercarono di costruire Fenicia Moncada, ma il colpo di grazia fu dato dal terremoto con epicentro nel Val di Noto del 1693, che rase al suolo mezza Sicilia orientale, tra cui Fenicia Moncada.

Reperti storici di Fenicia Moncada
Le poche case rimaste di Fenicia Moncada, presa dal sito Etnashop.com

Belpasso la città che conosciamo oggi

I Fenicioti o Malpassoti si dovettero ritrasferire definitivamente nell’attuale Belpasso. Grazie agli aiuti di molte famiglie una delle quali fu la famiglia Bufali, ricostruirono il paese sotto la protezione di Santa Lucia e della Madonna. Grazie a ciò, ci fu l’unione definitiva tra Malpasso e i vecchi Casali; come il casale La Guardia che si traferì definitivamente nell’attuale Borrello, che un tempo era un feudo.

Infine la comunità decise di cambiare nome in Belpasso in segno di buon auspicio, viste le disgrazie avvenute negli anni passati. Da quel momento in poi Belpasso è rinato dalle proprie ceneri ed è ripartito più forte che mai ricostruendo la rigogliosa cittadina che conosciamo oggi.


   
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