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Arte, storia, letteratura, musica, paesaggio, rotte culturali ed economiche, percorsi di antichi pellegrinaggi, ambiente: c’è tanto patrimonio condiviso in giro per l’Europa, segno di una identità culturale e di una grande storia che accomuna i paesi europei. Ne è testimonianza la prima tappa italiana della mostra “Gli itinerari culturali del Consiglio d’Europa in Italia: un patrimonio europeo”, aperta fino al 21 febbraio a Venezia dopo essere già stata già allestita a Strasburgo, prima nella sede del Consiglio d’Europa – in occasione del semestre di presidenza italiana che si chiuderà a maggio – e poi all’Istituto culturale italiano della città francese. Ed è proprio l’Italia a fare la parte del leone in questo progetto nato nel 1987 con il primo itinerario dedicato al cammino di Santiago di Compostela. Perché, delle 45 proposte maturate in questa esperienza ormai ultratrentennale, ben 29 attraversano il nostro Paese, mettendo l’Italia al centro del patrimonio culturale europeo.
Da Strasburgo a Venezia: una mostra sugli itinerari europei che passano per l’Italia
Sono proprio questi 29 itinerari culturali i protagonisti della mostra che dopo Venezia toccherà altre due tappe italiane ancora da definire. Ventinove itinerari che mettono al centro l’Italia e le sue bellezze, ma anche il suo essere parte di una storia comune fatta di tanti patrimoni locali. Un fil rouge che corre superando i confini. Con una particolare attenzione alle diverse tipicità nazionali e al loro patrimonio, che è locale ma che grazie agli Itinerari si fa collettivamente transnazionale.
Andiamo dunque alla scoperta di questa Italia, che nella mostra si esplica in 29 pannelli dove si racconta il bello e il tanto che arricchisce il nostro Paese. A cominciare proprio dall’ itinerario culturale più “anziano”, quel Cammino di Santiago, che attraversa anche l’Italia. Fatto di un numero infinito di percorsi su questo percorso, ma anche di miti, leggende, luoghi di culto, patrimoni culturali immateriali e materiali. Da Compostela alla via Francigena, la più antica e importante via di pellegrinaggio medievale. Collega l’Europa nord occidentale all’Italia e in particolare a Roma, da Canterbury fino a Santa Maria di Leuca. La Rotta Fenicia fa riferimento invece a tutte le grandi rotte del mare Mediterraneo, il “nostro” mare, e racconta la storia di un patrimonio derivante da città millenarie.
Le vie di pellegrinaggio, le rotte mediterranee, i percorsi legati alla coltivazione dell’olivo e della vite
Passano per l’Italia (non poteva essere altrimenti) anche l’itinerario dedicato alle Vie dell’Olivo che parla di gastronomia, arte, tradizione, e quello dei Sentieri della Vite, un patrimonio di paesaggio ma anche di attività, tecnologia, innovazione. Il vino è un messaggio che viaggia e fa viaggiare dai lontani territori del Caucaso ai vigneti italiani e a quelli dell’Europa occidentale. Fra i 29 itinerari che passano per l’Italia ricordiamo anche quello dedicato ai cimiteri, che rappresentano la storia dei luoghi e sono sedi di memoria e di emozioni. Lo illustra bene la Via Europea dei Cimiteri che hanno lascito un segno e la cui dimensione è spesso multiculturale. Di grande fascino la Via della Ceramica. Un’arte, in Europa e in Italia, che è molto significativa, basti pensare all’italiana Faenza o alla francese Limoges. La Rotta di Enea è un percorso archeologico che parte da Troia e arriva, inutile ricordarlo, in Italia e a Roma.
Collodi, il paese di Pinocchio, promotore di un Itinerario dedicato alla fiaba europea
L’Italia sarà protagonista anche di due prossimi itinerari culturali, quello dedicato alla fiaba europea che è stato promosso proprio dal paese di Pinocchio, Collodi. E quello dedicato ai caffè storici che vedrà anche in Venezia uno dei suoi attori principali. La mostra, che il nostro Ministero degli Esteri nel suo semestre di presidenza ha fortemente voluto, per l’Italia è un progetto importante. Lo ha ricordato Valeria Biagiotti, responsabile della Task Force per la Presidenza italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa. ”Perché contribuisce a valorizzare la cultura italiana – spiega – Cultura che diventa mezzo di promozione di un’identità comune. Gli itinerari culturali per il Consiglio d’Europa sono una storia di successo. E questa mostra rappresenta per l’Italia una ulteriore valorizzazione delle sue tante bellezze. Con un valore aggiunto perché coinvolge i cittadini, che grazie agli Itinerari sono diventati preziosi custodi del loro territorio”.